lunedì 16 febbraio 2009

S. Valentino insieme a Carnevale: mix micidiale!

Quest'anno il 14 febbraio è caduto di sabato, dì propizio per le coppiette "Picci-picci" amanti dei cuoricini.
Si sa che di norma il sabato è il giorno per le uscite pomeridiane di adolescenti e ragazzini pre-pubertà nonchè di signore che si atteggiano a nobildonne indossando morbidissimi peluche intrisi di sangue, mentre la sera è il momento di sedicenni e trentenni che dai paesi vicini arrivano in mandria con le loro automobili modificate pompanti musica a tutto volume.
Insomma, il sabato non è il giorno propizio per uscire!
Se poi è anche la festa degli innamorati il dramma aumenta: coppie abbracciate che camminano avvinghiate più del solito, ragazzi che corrono dal fioraio per comprare mazzi di rose all'ultimo minuto, cinema pieni e vetrine colme di oggetti di tutti i tipi a forma di cuore.
E sottolineo di tutti i tipi: il negozio di intimo venderà tanga composti da un mega cuore brilluccicante e da un filo posteriore; quello di oggettistica riprodurrà questa geometria in candele e pupazzi; il venditore di utensili avrà ordinato padelle, tazze e tutto il necessario per una cucina romantica. Nessun locale ha scampo.
Agli angoli delle strade venditori di rose e orsetti e gli immancabili ragazzi che fanno volantinaggio per sponsorizzare le offerte dei ristoranti per la cena.
Per tutta quella settimana e soprattutto quel giorno chi ha problemi amorosi è preferibile non si muova di casa per non borbottare costantemente la propria infelicità che si rispecchia nella felicità altrui e nel commercio ossessivo.
Può capitare però di non far caso a tutto questo e di voler passare un pomeriggio con un aperitivo e una mostra e scoprire, tra la depressione delle amiche single -che vorrebbero lanciare finocchi ai fidanzatini- e la città cardioforme, di aver fatto una mossa sbagliata.
Si arriva in centro e vedendo orde di bambinetti con coriandoli e bombolette di schiuma ci si domanda a vicenda: "Ma carnevale non è a fine mese?".
Nemmeno il tempo di rispondere e ci si ritrova piene di schiuma.

martedì 10 febbraio 2009

Oggi mordo




Certi giorni sarebbe meglio attaccare fuori dalla propria stanza questa Mafalda come monito a stare attenti a qualsiasi mia reazione.
...Svegliarsi con la luna storta d'altronde è umano!

lunedì 9 febbraio 2009

Realtà ripetitiva

Se mangiare una fragola vi produce una reazione allergica, voi la mangiate?
Forse lo farete la volta dopo aver scoperto la vostra allergia perchè, nonostante la paura di stare male, la fragola con il suo sapore succoso vi chiama e non potete resisterle.
Ma se la quarta volta che l'addentate gonfiandovi come palloni ci cascate una quinta volta allora, che dire, siete proprio fessi!
I poveri animali da laboratorio capiscono presto che un determinato cibo può essere cattivo quando ad esso viene applicata una piccola scarica elettrica e lo evitano.
Gli uomini invece no. Loro continuano imperterriti a prendersi la scarica elettrica (un pò come Bart in una puntata dei Simpson).
E così, non basta semplicemente affermare che una determinata noncuranza ti fa incazzare.
No, devi far presente il tuo dissenso appena l'azione viene ripetuta e continuare a farlo a vita!
Evidentemente si tratta di masochismo perchè sorbirsi sempre un rimprovero da una che non è la propria mamma credo che non sia il massimo o quantomeno, per me non lo è... infatti cerco di farmi rimproverare solo dai miei genitori (perchè anche io continuo ad essere masochista e ripetitivamente errante per certe cose!).
Potrei fare tantissimi e semplicissimi esempi ma, meglio lasciare un pò di suspance!

P.S.:Ho nominato con poca serietà gli animali utilizzati dalla "scienza" e per questo lascio due link utili:
http://www.limav.org lega internazionale medici antivivisezione
http://www.lav.it lega antivivisezione

Ho scelto di creare questo blog dove non vengono trattati argomenti impegnati ma solo miei pensieri o racconti di tutti i giorni... però quando capita l'occasione non riesco a trattenermi!

domenica 8 febbraio 2009

Offese

"Quell'ammasso di lipidi in putrefazione".

Quando insultare diventa una fine arte... o forse dovrei solo iniziare ad essere più cattiva.

venerdì 6 febbraio 2009

Miti


Ho notato che almeno una persona su cinque non riesce a vivere senza cercare di migliorare la propria immagine agli occhi altrui.
Anni fa una mia amica di allora riusciva a creare almeno sette fidanzati da un unico ex, per non parlare delle altre sue strabilianti avventure!
Il mio ragazzo invece le prime volte che eravamo usciti mi buttava frasi per farmi capire quanto fosse circondato da ragazze. Frasi che si è rimangiato appena la nostra conoscenza si è fortificata.
Ma le stronzate più grandi che sono costretta a sentire periodicamente provengono dalla bocca di un trentenne. A trent'anni non si dovrebbe essere più maturi?
Già otto anni fa gli unici discorsi che sapeva fare erano sulle ragazze con cui usciva sottolineando che, a differenza di lui, io ero single.
Si sono susseguiti molti rintocchi ma i suoi discorsi non sono variati, poi con l'avvento della community virtuale le possibilità di inventare nuove storie hard sono cresciuti a dismisura.
E così ecco la ragazza fidanzata che riesce a venire solo con lui, la quarantenne vogliosa che a volte è accompagnata dalla figlia altre volte dall'amica ventenne e perchè no, anche le due adolescenti che si dividono tra lui e l'amico nella stessa stanza.
Durante tutti questi racconti ha una fidanzata che fa la calza aspettando il giorno del matrimonio e lui, da buona Penelope, fa e disfa la costruzione della sua casa per ritardare i tempi.
Per quanto la probabilità della veridicità delle sue avventure sia pari all'1% mi fa schifo l'idea che si possa prendere così in giro una poveretta che vive ancora in tempi antichi in cui si sogna di essere mantenuta dal marito e lo si attende a casa senza vedere amiche e al massimo uscire con la mamma.
Quale procedimento mentale viene avviato per pensare di essere ritenuti fighi con aneddoti così patetici e poco credibili?
Essere stati feriti una volta può portare a voler essere visti a tutti i costi come dei duri che non si legano a nessuno e che riescono a prendere per il culo chiunque loro vogliano?
Ho sempre sentito parlare delle maschere che ognuno indossa, ma credevo e credo tuttora che ci sia un limite che fisiologicamente non viene superato.
è normale cambiare il modo di porsi in base a chi si ha davanti ma è assurdo fingere con una persona di essere il più grande sciupafemmine del mondo, con un'altra di essere il più geniale d'Italia e così via... alla fine ci si confonderà talmente tanto da non sapere più non solo chi si è ma anche quali palle sono state raccontate e a chi!
Mi sembra solo un inutile spreco di energie; inoltre, la gente non è scema -tutto sommato-: riesce a capire da sola il limite tra realtà e finzione.
Pinocchio toilet brush

martedì 3 febbraio 2009

Un giorno diverso

Ci sono giorni che mi stupiscono, giorni in cui tutto sembra diverso.

La sveglia suona alle 6.30 e ne segue un'altra alle 7. Mezz'ora dopo iniziano squilli e sms preventivi.
Cerco di farmi coraggio e ignorare il sonno atroce che vorrebbe trattenermi nel letto e mi alzo per trascinarmi sotto la doccia; camperei coccolata dal caldo flusso dell'acqua ma possibilmente si dovrà preparare qualcun'altra e aihmè, mi tocca muovermi.
Asciugo i capelli, guardo il risultato riflesso nello specchio e penso "Ma che cazzo è successo alla mia chioma? Ma lo stress può fare tutto ciò?! Mah!".
Ecco, ora potrò sembrare la classica narcisista che sta mezza giornata a rimirarsi.
Niente di più sbagliato: sono peggio di un vampiro, utilizzo lo specchio solo quando è necessario e la maggiorparte delle volte mi lamento per la visione che ne segue. Non parliamo delle mie reazioni durante i momenti di shopping!
Ritorniamo alla mia giornata: esco di casa di corsa, mezza rincoglionita con la pettinatura non delle migliori.
Stranamente riesco ad arrivare alla stazione in poco tempo e anche il tragitto in autobus sembra troppo breve per tutti i miei pensieri e le canzoni dell'mp3 e così mi tocca scendere alla mia fermata contro la mia volontà.
Mia nonna mi attende sull'uscio di casa con un sorriso enorme che mi ha aperto il cuore, gli altri parenti mi accolgono contenti e mi riempiono di complimenti sul mio aspetto e io penso "Ma che cazz dicono?? Mah!".
Stando sola con mia nonna si iniziano a fare discorsi un pò strani, ha gli occhi lucidi e parola dopo parola il mio stomaco si chiude.
Perchè la vita è così bastarda?
Perchè le persone buone devono affrontare tanti dolori dettati dalle necessità più semplici mentre il mondo va a rotoli tra cazzate televisive, voglia di notorietà e oggetti inutili per sentirsi più importanti? Non è giusto.
Sì, lo so che non è una novità ma, ci sono giorni in cui sono più sensibile e mi fa incazzare vedere che ci sono individui che si puliscono il culo con i soldi quando la maggioranza utilizzerebbe le banconote per la propria sussistenza o per aiutare quella dei figli.
Attendendo il bus del ritorno con un'angoscia penetrante mentre ho lo sguardo nella borsa alla ricerca dell'accendino percepisco uno "Scusi, mi può dare un consiglio?", mi giro ed era una ragazza, pressochè mia coetania, che incomincia a chiedermi un'opinione sulle sue scarpe.
Un pò perplessa rispondo e il dibattito calzaturiero continua fino all'arrivo del pullman.
Lungo la strada sento un rapido rumore e penso "Ti prego, dimmi che non mi abbia vomitato addosso", mi giro e vedo una con la faccia sporca di vomito, mi guardo la maglietta e i jeans e per fortuna erano salvi; prendo i fazzoletti e glieli porgo, poi la bottiglietta d'acqua. Lei ringrazia.
Non essendo più utile mi alzo e scappo nei sedili alla fine del mezzo pubblico per via dell'odore acre e del rivolo giallino che da sotto le mie gambe scendeva verso la parte anteriore dell'autobus.
Non appena mi siedo una tipa mi rivolge la parola facendo una battuta sull'accaduto, oggi ispiro conversazioni -penso- e parlando parlando, facendo pubblicità al suo gruppo musicale mi da il suo contatto e il suo numero di cellulare.
A casa raccontando del mio viaggio mi dicono "Per fortuna che sei in fase asociale!". Già, cosa avrò oggi da suscitare simpatia e voglia di comunicare?
Ogni tanto mi capita, eppure generalmente sono una persona abbastanza timida e per i cavoli propri, anche se c'è sempre qualcuno che mi ricorda periodicamente la mia solarità.
Un pò prima di cena arriva la padrona di casa, e la coinquilina meno amata dalle altre ci rivela che se ne sta andando... mica male!
Ci tocca parlarle a quattr'occhi viste le numerose discussioni che abbiamo avuto con lei, mi dispiace essere arrivate a questo punto ma la convivenza era impossibile.
Cerco di essere il più gentile possibile ma l'incomunicabilità di fondo continua ad esserci.
Contenta della notizia posso solo sperare che non arrivi di peggio.

domenica 1 febbraio 2009

Madeleine

Una madeleine.
Ci sono odori e sapori che ti portano in un attimo, inaspettatamente ad altri tempi, in luoghi diversi.
è una discesa inarrestabile che parte anche solo da un piccolo particolare ma che esplode nella memoria più antica.
E così, una foto, un'immagine diversa ti conducono a ricordare una persona che non c'è più nel presente ma che forse si ricerca ancora.
è possibile provare una certa simpatia o determinati sentimenti a pelle in base a ricordi passati?
A me è capitato, e capita tutt'ora: alcuni lineamenti, un paio di occhialini, il colore degli occhi mi fanno sentire la mancanza di sensazioni passate, morte e sepolte.
Tutto cambia, niente e nessuno è escluso, anche io cambio minuto dopo minuto ma... ma ci sono eventi indimenticabili e mi chiedo se fra dieci o vent'anni un taglio di capelli mi farà lo stesso effetto.


Foto de "Il cavoletto di Bruxelles" www.cavolettodibruxelles.it