sabato 24 gennaio 2009

Urla e lacrime

Se mi domandassero se sono felice con lui e potessi rispondere sinceramente, griderei di no.
Urlerei tutto il mio sconforto, la mia rabbia, tutte le carenze a cui sono sottoposta.
Non mi capisco e soprattutto non lo capisco.
Faccio di tutto ma proprio di tutto per non essere banale, per essere abbastanza sexy ma evidentemente dovrei soltanto prendere spunto dalle conversazioni che ha avuto con la lolita dallo stecco in bocca, la troietta con cui ha passato giornate a chattare e perchè no, masturbarsi via etere.
Il problema è che io non sono così.
La virtualità può essere divertente ma non deve essere sostituita alla realtà perciò, se scappa a decine di chilometri per una settimana, incapace di tornare prima, non deve pretendere che sia sempre eccitata e vogliosa di portarlo in paradiso con quattro parole.
Mi sento costretta dal dover necessariamente comportarmi in un certo modo quando propone l'occasione, a volte mi diverte, altre volte scrivo parole solo per fargli un favore e visto così in maniera distaccata mi sembra proprio squallido perchè in quel momento non ci sto credendo. In quel momento tra me e un 144 (o qualsiasi numero telefonico sia in vigore adesso) non cambia nulla.
Penso in questi casi che se non faccio così, se non sono all'altezza delle sue fantasie allora sia inevitabile che senta la mancanza della stronza che giornalmente gli ricordava quanto avrebbe tradito il suo ragazzo con lui... nella realtà.
Vivo questa storia nel terrore. Terrore che lui la senta ancora. Terrore che lui mi nasconda qualcosa. Terrore che lui continui a non sopportarmi e a parlare male di me con la sua amica che senza conoscermi mi ha giudicato in tutti i modi peggiori che esistano.
Ho sempre pensato di valere qualcosa... sicuramente ci saranno persone migliori di me, ma nel mio piccolo non sono male. Soltanto che ogni giorno che passa mi sto inaridendo a causa della persona che ho accanto e lascio che accada per la stupida speranza di essere amata e avere un qualcuno accanto.

4 commenti:

  1. "Chandra,sei felice?"
    "Noooooooo!!!!"
    "Dio Santo! Chandra! Dovevi essere così sincera proprio con me?...ho una otite purulenta acuta!"

    Ecco in linea di massima...credo che tanto dovrebbe bastare. Mi riferisco alla tua risposta sincera."No, non sono felice, stop."
    Aimè...sò bene che non funziona cosi!
    Del resto sarebbe troppo semplice.
    E allora iniziano i tormenti...i perchè e per come...le notti e le giornate passate a pensare e soprattutto a torturarsi l'anima.
    Eppure sarebbe cosi semplice..."avere" un amore e chiedersi ogni mese:"sono felice?".
    Nel caso la risposta fosse no...mollare tutto e ripartire lentamente verso un nuovo amore.
    Anche questo nuovo amore...non sarebbe eterno...è vero...ma ti renderebbe felice! Almeno fino a quando, alla solita fatidica domanda, non ti risponderai:"No, non sono felice!"
    Così dovrebbe essere ma così non è.
    Non è così per tanti motivi...tra cui anche quello da te scritto in conclusione di post..che riporto:"e lascio che accada per la stupida speranza di essere amata e avere un qualcuno accanto."
    In effetti è stupida come speranza ma è anche comune a qualsiasi uomo. Credo che valga per tutti. Tutti hanno questa paura, seppure in fondo ingiustificata. Ma abbiamo tutti paura di restare soli...abbiamo tutti bisogno di qualcuno...e la ricerca continua di questo qualcuno...tormenta!
    Forse ho esagerato nel commentare.

    Concludo..adesso tirano un casino gli "899".

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  2. Grazie del commento, mio primo lettore fisso. :)
    Sì, l'iter dovrebbe essere quello da te descritto ma, come dici tu, ci sono tanti motivi per cui non viene seguito.
    Purtroppo un individuo è un mondo a sè anche quando vive in coppia: tutti i problemi che una persona ha non sempre li manifesta al partner e così la relazione si sbriciola pian piano.
    Va così male che anche le frasi più comprensibili e più belle vengono fraintese.
    Il tutto fino a quando si cerca di comunicare davvero, aprendosi completamente.
    Al momento sono arrivata a capire questo... più avanti magari potrei cambiare idea.

    P.s.: grazie per l'info sugli 899!

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  3. "Va così male che anche le frasi più comprensibili e più belle vengono fraintese.".
    Fraintese al punto...da dedicarci un post... "incomprensioni".

    Per quanto riguarda "l'apertura completa"...credo anche io che sia l'unica soluzione per creare un legame vero...ma credo anche che sia difficilissimo da mettere in pratica.
    Ogni uomo...ha un segreto!...magari uno solo!
    Ma in realtà non si tratta neanche di segreti...perchè spesso sono segreti anche per loro...per cui...come poterli comunicare ad altri?
    Voglio semplicemente dire...che covano dentro...spesso anche inconsciamente.
    In ogni caso...subentra anche altro...vale a dire...la fottutissima paura che ognuno ha del giudizio degli altri. Giudizi dettati da regole, da convenzioni, da religione e quanto altro.
    Bisognerebbe riuscire a rompere la "barriera" per cogliere davvero l'essenza di un uomo.

    Troppo intricato il discorso per un semplice commento. Però interessante.

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  4. Hai esattamente ragione: ci sono segreti che si hanno anche con sè stessi. é inevitabile. Sicuramente se non fosse così non esisterebbe la psicanalisi!
    Per quanto riguarda quelli conosciuti ma che si ha paura di svelare sono la prima ad essere spesso tanto criptica, a non voler far conoscere una parte di me per via di qualche mia piccola paranoia personale e a volte anche per colpa dell'orgoglio.
    Ha ragione la filosofia orientale: si dovrebbe iniziare a vivere senza assecondare il proprio ego, e si vivrebbe molto meglio.

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